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Sono contento, si è alzato un po' il vento,
la nebbia cadrà. Nasce il mattino, una notte di meno, ed eccomi qua. Laghi e pianura, la radio straniera si sente da un po'. Non sono stanco, la guida è sicura, ce la farò. Questi anni chiusi in una lettera, la tua storia, la tua fuga inutile, l'uomo forte che non sa sorriderti, il suo mondo che ti annienta. Non ti avranno un giorno di più, se tu vorrai, ti aspetta laggiù la nostra città. La mia casa è ancora così, disordinata e piena di sole come vuoi tu. Strada privata, villa isolata, nascosta là, nell'ombra quieta della pineta, abiti qua. La fontana non è molto limpida, anche i fiori sanno d'aria umida. Tutto intorno sembra sopravvivere, mi domando come hai fatto a viverci. Dal confine all'alba, per telefono, dissi solo "son venuto a prenderti." Eri sola, sola come al solito, fra un istante tornerai a vivere Eri sola, sola come al solito, fra un istante tornerai a vivere.... |
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